“Friend of the Sea” e la pesca sostenibile

Vi sarà capitato spesso di vedere apposto, su diversi prodotti ittici, un particolare marchio tondo, rosso e blu, o in variante bianco e nero, raffigurante un veliero.

Ebbene quello è il marchio di Friend of the Sea, associazione con sede a Milano, che si occupa di migliorare la sostenibilità ambientale e sociale dell’attività di pesca, sia in mare aperto che in allevamento.

I criteri che identificano un’attività di pesca come sostenibile sono stati redatti in conformità alle linee guida precisate dalla FAO, e sono:

  • il divieto di pesca di specie marine sovra sfruttate;
  • l’obbligo di non impattare il suolo marino;
  • l’impegno di diminuire le immissioni di gas serra del 20% ogni anno;
  • il divieto assoluto di allevare pesci con ormoni o OGM.
  • Un prodotto può quindi esporre il marchio Friend of the Sea solo se rispetta tali criteri.

Lo scopo perseguito dall’associazione è di consentire ai consumatori di riconoscere con facilità e sicurezza i prodotti ittici con origine verificata e controllata.

Friend of the Sea si occupa anche del controllo delle “prese accidentali”, ovvero della pesca collaterale di specie non destinate alla produzione e quindi uccise inutilmente.

Per ottenere il marchio la “presa” di queste specie deve essere inferiore all’8%, mentre è stato calcolato che nella pesca non controllata questa percentuale supera, in meda, il 90%.

Nell’ambito del controllo delle “prese accidentali” Friend of the Sea si impegna anche nella salvaguardia dei delfini e delle tartarughe marine che vengono catturate per errore rispettivamente nella pesca del tonno e dei gamberetti. A riguardo sono stati infatti creati due diversi progetti: Dolphin Safe e Turtle Safe.

Nato da un progetto italiano come spin off dell’Eart Island Institute di San Francisco, attualmente Friend of the Sea è il marchio leader di certificazione dei prodotti di pesca e acquacoltura sostenibile in Italia ed in Europa, e può contare su oltre cento produttori certificati ed autorizzati ad utilizzare il logo.

Sempre più gli operatori del settore che arrivano al consumatore finale richiedono e premiano i fornitori che riescono a garantire prodotti con il marchio Friend Of The Sea, vedi ad esempio Coop (Cozze Sgusciate, etc.) e molti altri.

Tematiche come il rispetto ambientale, diminuzione di gas serra, sviluppo sostenibile e molte altre, stanno prendendo piede nella sensibilità delle persone. Oggi il consumatore può fare scelte anche per molti prodotti e diventare così amico del mare.

Notizie da Rivamar