Il Pesce d’Aprile dalle origini ai tempi del web

Si festeggia domani in tutta Europa il “pesce d’aprile”, la giornata tradizionalmente dedicata agli scherzi e agli sberleffi ad amici, parenti e colleghi di lavoro.

L’origine della tradizione non è certa, ma sembra risalire al XVI secolo, quando in Francia il capodanno era celebrato il 25 marzo, in coincidenza dell’equinozio di primavera, e i festeggiamenti terminavano il primo aprile con banchetti e scambi di doni. Nel 1564 il sovrano Carlo IX decretò l’adozione del calendario gregoriano, spostando così l’inizio dell’anno al primo gennaio. Tuttavia, alcuni sudditi non accettarono il nuovo decreto e, nostalgici del vecchio periodo, continuarono a festeggiare secondo il precedente calendario. I Francesi favorevoli al decreto iniziarono, perciò, a deriderli e sbeffeggiarli inviando loro regali burla o inviti a feste inesistenti, facendo nascere in questo modo la tradizione di fare scherzi il primo giorno d’aprile. I bersagli degli scherzi furono denominati “pesci d’Aprile” dal momento che in questo periodo il sole lascia la costellazione dei pesci.

Recentemente, grazie soprattutto al web, questa giornata dedicata agli scherzi ha preso pieghe stravaganti e bizzarre, basta pensare alle cosiddette “bufale”, news apparentemente reali e ampliamente diffuse. Queste notizie si rivelano, però, completamente false, lasciando il lettore con “l’amaro in bocca”. Nell’epoca social il pesce d’aprile è in grado di circolare nel web molto velocemente, ingannando anche il più attento degli utenti.

Redazioni di giornali, televisioni e radio sono pronte a stupirvi clamorosamente, occhio dunque domani a non credere a tutto ciò che sentite!

[Photo credit: Hiramasa Kingfish]

Notizie da Rivamar