Luccio
Esox lucius è un pesce di acqua dolce caratterizzato dalla bocca a “becco d’anatra”, dominata da robusti e acuminati denti. Ha la particolarità singolare di avere più di 500 microdenti molto affilati sulla lingua in aggiunta a quelli propri dell’esoscheletro. Oltre che dalla bocca di grosse dimensioni e fornita di file di denti uncinati, il luccio è caratterizzato da una testa piuttosto grande rispetto al corpo, di forma allungata e schiacciata (per questo motivo è noto in alcune regioni d’Italia come Luccio Papera).
La colorazione è varia a seconda dell’habitat e della colorazione dell’acqua: ventre bianco giallastro, dorso verde-bruno maculato scuro. La forma del corpo varia secondo la corrente delle acque in cui vive, nelle zone con scarsa corrente assume una fisionomia allungata, nelle acque ferme presenta un corpo più tozzo.
Questo pesce è diffuso nel continente nordamericano, pressoché in tutti i bacini fluviali atlantici e del Pacifico. Il luccio è un utile e prezioso equilibratore naturale. Nella sua dieta preferisce selezionare prede morte o malate, inibendo anche l’eccessiva prolificità di altri pesci, ciprinidi soprattutto che, sviluppandosi in numero eccessivo, potrebbero modificare l’equilibrio di alcuni ambienti.
Può raggiungere 1,30m di lunghezza e superare i 20kg di peso, la crescita e la dimensione finale sono piuttosto variabili, in relazione all’alimentazione e alla temperatura dell’acqua, in genere raggiunge i 20cm durante il primo anno di vita e il metro in età adulta. Gli esemplari di maggiori dimensioni sono generalmente femmine.
Tecniche di pesca: si pesca a spinning oppure con il vivo o l’esca morta sia a fondo che con il galleggiante. Generalmente si pesca individuando la tana o il posto dove presumibilmente è in caccia: lo si trova nei luoghi ricchi di vegetazione ( canneti, ninfee, erbai etc.), di tronchi e di ramagli; ossia in tutti quei posti pieni di “ostacoli” in cui può nascondersi per tendere un agguato alle sue prede. Nei grandi laghi spesso il luccio adotta una tecnica di caccia “sospeso”, praticamente cacciando sotto i banchi di pesce di cui si nutre in quel determinato ecosistema (negli Stati Uniti questa tecnica è nota come “suspending pike”).
Bisogna porre attenzione quando lo si salpa poiché è dotato di denti affilati; è consigliato l’uso dei guanti e del guadino e della presa opercolare: praticamente quando il pesce è ormai stanco si fa scivolare la mano con le 4 dita chiuse sotto una delle due branchie, la si lascia scorrere verso la punta della bocca fino ad arrivare all’osso mandibolare, questa presa è sicura e assolutamente indolore per il pesce.
Nella pesca è indispensabile un terminale in acciaio, titanio o dacron perché con i denti potrebbe tranciare il filo, non è raro che il pesce, soprattutto se di grandi dimensioni, ingoi tutta l’esca. Tra le esche valide per insidiarlo si segnalano il morto manovrato, e per lo spinning: spinnerbait di dimensioni generose , jerkbait, swimbait, come gli intramontabili minnow, rotanti e ondulanti tutti di grandi dimensioni, esche siliconiche di vario tipo e forma ma sempre di generose dimensioni per selezionare la taglia del pesce. Spettacolare è la pesca top water, effettuata con rane e “walking the dog” soprattutto in primavera ed estate.