Valorizzare i prodotti polesani? Ecco il progetto pesca sostenibile “Pesca Amica – Miglio Zero”

Dopo l’iniziativa “km zero” pensata per il mondo dell’agricoltura, Coldiretti ed Unci Pesca hanno presentato il progetto “Pesca Amica – Miglio Zero”, per valorizzare le risorse ittiche del nostro meraviglioso polesine. Una giornata alla scoperta della filiera delle cozze sull’imbarcazione “Nirvana” di Norino Veronese, durante la quale giornalisti ma soprattutto ristoratori, le pescherie e le associazioni dei consumatori hanno potuto guardare da vicino come si allevano le cozze. Lo scenario del progetto non poteva che essere lo splendido Parco del Delta del Po.

Abbiamo presentato il marchio ed ora stiamo lavorando per costruire l’intera filiera – racconta Romeo Boaretto di Coldiretti -, ci siamo già rivolti ai ristoranti del delta, per spingerli a consumare i prodotti locali, come il pesce azzurro e la cozza, ottenendo già un primo riscontro. Una ventina di locali, infatti, hanno già dato la propria adesione. Di questo progetto, inoltre, se ne sta già parlando in tutta Italia e punteremo anche alla creazione di alcuni punti vendita”.
Il tutto prende il via dalla situazione di disagio nella quale si trova la maggiorparte dei pescatori che attualmente percepiscono solo 50 centesimi al chilogrammo rispetto agli oltre 3 euro che paga il consumatore finale.
Un tempo – continua Norino Veronese, proprietario dell’imbarcazione e socio della coop Mitilicoltori di Scardovari – il guadagno era superiore, oggi si deve faticare maggiormente e per avere un utile come quello degli anni passati, bisogna raccogliere almeno il 40% in più”.
Durante la giornata i pescatori hanno mostrato come si raccoglie il prodotto e hanno portato gli ospiti fino ad un miglio e mezzo dalla costa, per far vedere con i propri occhi le zone di allevamento.
Attualmente solo l’allevamento della cozza – spiega Alessandro Faccioli di Unci Pesca – dà lavoro a circa cinquecento persone, l’equivalente di un terzo dei pescatori associati al consorzio di Scardovari, con una flotta complessiva di venti imbarcazioni, sette delle quali adibite per la raccolta a mare”.
Il programma prevedeva infine la cena presso il ristorante Aurora di Ca’ Dolfin durante il quale è stato presentato il marchio a chilometro zero. Sono stati serviti tutti prodotti che rispettino il limite del “km 0”:

  • pesce, cozze e vongole
  • riso lgp
  • aglio dop
  • radicchio di Chioggia
  • insalata di Lusia

Siamo contenti che si stia dando spazio a queste iniziative – commenta Raffaele Crepaldi, assessore alla pesca del comune di Porto Tolle – visto che il settore sta vivendo un periodo di difficoltà”.
Più il percorso è breve – commenta invece Giuriolo, presidente provinciale di Coldiretti – migliore sarà la qualità del prodotto. Stiamo educando la gente a mangiare a chilometro zero, per contrastare anche le importazioni di mitili dalla Spagna, che ritroviamo spesso nei nostri piatti”.
Alle attività ha partecipato anche Geremia Gennari, presidente del Parco del Delta, che ha rimarcato l’importanza dell’ente per le realtà economiche locali: “Il parco non crea impedimenti, ma è uno strumento che può portare la giusta valorizzazione ai nostri prodotti”.
L’iniziativa è di certo importante per la nostra realtà, ora sta a noi capirne il vero valore quindi armatevi di pazienza e scegliete con cura i prodotti del polesine! Cosa c’è di meglio di un buon risotto con il radicchio di Chioggia oppure un gustosto piatto di cozze e vongole? 🙂

Fonte: rovigooggi.it

Notizie da Rivamar