Il pesce lupo: nel podio dei pesci più strani al mondo
Il pesce lupo, dal nome del tutto strano che lascia pensare a chissà che tipo di esemplare è chiamato Anarhichas lupus ed è un pesce osseo appartenente alla famiglia degli Anarhichadidae.
Una classifica dei pesci più strani al mondo lo vede protagonista del palio in quanto ha delle caratteristiche del tutto bizzarre che a partire dal nome lasciano intendere che è meglio starne alla larga.
Il suo habitat naturale è rappresentato dall’Oceano Atlantico, dalla zona che va dal Golfo di Guascogna all’Islanda e dalle coste della Groenlandia e a quelle della Lapponia. Lo si trova anche nella parte occidentale dell’Oceano ed è presente sulle coste canadesi e degli USA a sud fino al New Jersey.
La sua locazione lascia intendere che è un amato compagno di squali della zona, pertanto attenzione!
Nelle nostre coste non è solitamente presente anche se è riportata la cattura di un esemplare nel mar Mediterraneo, in Liguria (Varazze), nel 1958. Ama vivere in fondi rocciosi a profondità fino a 600 metri. I giovani si incontrano anche in acque costiere.
Morfologicamente questo pesce ha l’aspetto simile a quello di una grande bavosa.
Il corpo è allungato e compresso ai lati, ma la testa è molto grande e rotondeggiante.
La bocca è molto ampia ed è caratterizzata dalla presenza di forti mascelle dotate di 10-12 denti caniniformi robusti e ben visibili che ogni anno vengono cambiati. Ecco che ci siamo!
Il nome pesce lupo non è così posto a caso: la sua mascella non lascia davvero scampo!
Rispetto alla colorazione del pesce lupo vediamo che la parte superiore della testa, i fianchi, il dorso e le pinne sono grigio-azzurri, nerastri o rossicci con alcune fasce verticali non ben distinte di colore scuro, la parte inferiore è biancastra con punti scuri. Si mimetizza bene in fondali dal manto roccioso anche se le sue dimensioni non lo aiutano.
Esso può arrivare a misurare anche 150 cm, per ben 20 kg di peso!
State attenti dunque se siete nelle zone, lasciatelo pure solo a nuotare nelle acque oceaniche!
Fonte immagine: marlin.ac.uk