Cannolicchio
Nome volgare del Solen Marginatus, viene chiamato così per la forma, cilindrica ed allungata, e per il fatto che vive infossato nel fondale sabbioso, in posizione verticale.
È un [intlink id=”174″ type=”post”]mollusco[/intlink] bivalve, la conchigla è liscia, può raggiungere i 15-17 cm di lunghezza, mentre la larghezza non raggiunge il centimetro, il colore varia dal marrone al giallastro-brillante, per confondersi con la sabbia in cui vive.
Le aperture sono poste alle due estremità, in particolare nell’estremità anteriore sporge un grosso piede, che rappresenta la principale arma di difesa dell’animale, in quanto gli permettere di scendere velocemente sotto il fondale sabbioso.
Dall’altra estremità escono i due sifoni, unico segno visibile dell’animale dall’esterno, che si presentano come due fori che segnano una specie di otto nella sabbia.
Non è molto facile da pescare, vista la velocità di infossamento dell’animale, infatti di solito viene preso tramite un’asta metallica appuntita ad un’estremità, simile ad una lancia, che penetra nella conchiglia del mollusco trascinandolo in superficie.
A livello industriale invece vengono pescati con del “turbosoffianti” .
Sono molto apprezzati in cucina, in particolare in Spagna, dove vengono addirittura coltivati.
In Italia si consuma per lo più il piede dell’animale, che viene gustato gratinato al forno o in sughi per la pasta.
Viene utilizzato anche come esca naturale per la pesca, in particolare come preda della mormora e dell’ombrina.