Donne e alimentazione: ecco il pesce che fa bene alle ossa
Le donne, molto di più rispetto agli uomini, per mantenere sane e forti le ossa hanno bisogno di assorbire ogni giorno abbondanti quantità di calcio. Sebbene non si riscontrino grandi differenze tra le une e le altre, alla base della diversità vi sta un fattore genetico che riguarda la quantità di estrogeni presenti nell’organismo.
Assicurare alle ossa un corretto apporto dei nutrienti necessari dipende dall’alimentazione: uno studio della Ohio State University pubblicato nella rivista Journal of Bone and Mineral Research ha messo a punto una dieta anti-infiammatoria che può aiutare a prevenire le fratture. Secondo la ricerca le malattie legate alla salute delle ossa, come ad esempio l’osteoporosi, dipenderebbero non solo da caratteri ereditari, ma anche dalle abitudini alimentari di ciascun soggetto che vanno ad influenzarne l’integrità. È soprattutto il periodo della menopausa quello maggiormente indagato: nell’arco di tempo che va tra i 50 e i 79 anni, l’abbassamento della quantità di estrogeni provocherebbe la decalcificazione ossea.
Cosa mangiare
Ecco allora che in cima alla liste di cibi alleati delle donne, troviamo pesce, spezie e verdure: tutti alimenti ricchi di proprietà antinfiammatorie che aiutano a frenare la perdita di densità minerale ossea che affligge molte donne. Tra i preziosi principi troviamo il magnesio, il beta-carotene e gli Omega 3, tutti contenuti in grande quantità nel pesce come salmone e sgombro ma anche nelle verdure a foglia larga, spinaci e lattuga. Il tutto dovrà essere accompagnato da cereali integrali e frutta, specialmente banane, noci e frutti di bosco. A sorpresa troviamo tra gli alleati anche le spezie come curcuma, zenzero e zafferano in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze innocue per l’organismo.
Cosa evitare
Tra i cibi da evitare invece troviamo gli zuccheri, le bevande gassate e le carni rosse; le proteine di quest’ultima, infatti, impediscono alle nostre ossa di assimilare il calcio. Per le donne quindi, soprattutto durante il periodo di menopausa, è consigliato limitarne il consumo a favore di altri alimenti ricchi di proprietà antiossidanti che facilitano il processo di calcificazione.