I segreti medicali del nero di seppia

Piatto della tradizione culinaria italiana, giapponese e spagnola, il nero di seppia porta con sé molti aspetti positivi, oltre a fare gioia del nostro palato.

Costituito principalmente da melanina, pigmento responsabile del colore della pelle, contiene anche lipidi, minerali e amminoacidi come la dopamina, che oltre ad essere associata a stati mentali positivi è un nutriente dal grande valore terapeutico.

Lo hanno rivelato i ricercatori del Dipartimento di studi clinici di Sheyang in Cina, dopo una serie di test condotti in laboratorio. Nei test condotti il nero di seppia ha arginato sensibilmente la crescita dei tumori perché ricco di qualità radio-protettive, e gli studi su di esso hanno rivelato come questa sostanza abbia protetto la produzione di globuli bianchi nei topi esposti al farmaco chemioterapico più utilizzato. La sostanza possiede, inoltre, notevoli proprietà antibatteriche contro diversi agenti patogeni resistenti agli antibiotici e secondo uno studio dell’Università del Cairo fornisce benefici antiossidanti e anti-infiammatorie.

Il nero di seppia è posizionato in una piccola sacca ed è utilizzato per mimettizzare l’animale nell’ambiente quando si sente minacciato da predatori. La scoperta storica delle sue proprietà benefiche è da attribuire all’inventore della medicina omeopatica Samuel Hahnemann che ne mise in risalto la capacità di combattere stanchezza, disturbi digestivi, stipsi, esaurimento, nausea, mal di testa e dolori muscolari.

(Photocredits www.lavvocatonelfornetto.it)

 

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