Il Food Porn: la “sensualità” del cibo
Arriva direttamente dagli States una nuova tendenza per la preparazione e presentazione dei piatti: il Food Porn.
Questa originale moda deve le sue origini alle proprietà di alcuni cibi che per sapore, aspetto e profumo trasmettono al nostro corpo una risposta chimica e fisica equivalente a quella del godimento sessuale.
Il nostro blog aveva già trattato l’argomento con il post “Menù afrodisiaco per San Valentino“.
Attraverso il Food Porn si vogliono esaltare ancor di più queste proprietà aumentando la sensazione goduriosa che provocano al suo assaggiatore.
Non si tratta solo di alimenti afrodisiaci, questo modo di pensare, infatti, coinvolge anche il modo in cui sono cucinati e presentati sul piatto al momento del consumo.
Il primo a coniare questo termine nel lontano 1996 è stato lo chef britannico Jim Lahey, propietario del Sullivan Street Bakery and Co. Restaurant.
Da allora questa usanza si è sparsa tra i ristoranti più cool del Regno Unito e degli Stati Uniti, fino ad essere citata nel celeberrimo film “9 settimane e mezzo” e in trasmissioni televisive culto per gli amanti della buona cucina.
In Italia il Food Pornè stato portato in auge da Antony Bourdain, cuoco che è salito agli onori della cronaca qualche anno fa grazie al suo best seller Kitchen Confidential, e che attualmente conduce “No Eservation” su Gambero Rosso Channel, emittente di spicco per quanto riguarda la gastronomia.
Siamo sicuri che questa nuova tendenza riscuoterà parecchio successo in Italia, paese nel quale il collegamento tra cibo e sessualità è sempre stato molto stretto.