La cottura sottovuoto del pesce: ecco i nostri consigli

Negli ultimi periodi, complici i moltissimi programmi di cucina che si vedono in tv e la sempre più diffusa conoscenza delle tecniche di cucina, ha preso sempre più piede anche nelle case la cottura sottovuoto. Si tratta di un metodo di cottura ormai molto utilizzato nei ristoranti, che però finora non aveva avuto grossa diffusione in ambiente domestico a causa delle particolari attrezzature di cui si necessita.

Eppure la macchina per il sottovuoto ormai è molto comune da trovare anche a livello casalingo, quindi cuocere gli alimenti in questo modo è diventato molto più semplice. Si tratta, inoltre, di un tipo di cottura che permette di mantenere intatte le proprietà organolettiche e nutrizionali degli alimenti.

La cottura sottovuoto è una tecnica che consente di ottenere ottimi risultati in cucina, poiché l’assenza quasi totale di aria permette un maggiore contatto tra gli alimenti e il condimento che viene utilizzato all’interno del sacchetto, e si avrà quindi una cottura più uniforme in grado di restituire pietanze morbide e succose, mai secche e piene di sapore.

Cuocere sottovuoto è più semplice di quanto si possa pensare: basta chiudere gli alimenti all’interno degli appositi sacchetti con i loro aromi e con i condimenti desiderati, creare il sottovuoto con l’apposita macchina e cuocere il tutto all’interno di una pentola piena d’acqua o in un forno a vapore. La cottura, poi, avviene in tempi piuttosto brevi e a temperature basse, anche se dipende dalla dimensione degli alimenti e dalla loro tipologia.

Il pesce, ad esempio, è uno degli alimenti che si prestano meglio alla cottura sottovuoto, poiché le carni, ricche di sapore e molto tenere, contengono collagene che durante la cottura si sprigionerà dando vita ad un sugo particolarmente “gelatinoso” e gustoso.

Per la cottura sottovuoto del pesce, infatti, basterà aggiungere nel sacchetto insieme ai tranci, ai filetti o ai pesci interi, erbe aromatiche e qualche verdura in quantità moderata, visto che la particolare tipologia di cottura impedisce la dispersione dei liquidi e quindi permetterà agli aromi di sprigionare tutto il loro gusto e i loro profumi all’interno del sacchetto. Prima di sigillare il sacchetto, poi, aggiungete un po’ di acqua e dell’olio che serviranno a riempire i vuoti d’aria che si genereranno tramite la macchina del sottovuoto.

I tempi e le temperature di cottura saranno diversi a seconda che si tratti di pesci interi o filetti, tranci o medaglioni e delle loro dimensioni, ma comunque non supereranno mai i 70 gradi al cuore dell’alimento. Con la bassa temperatura, comunque, la cottura del pesce risulterà molto semplice, visto che le carni non subiscono rosolature o arrostimenti. Insomma, non correte il pericolo di bruciare tutto!

Potete servire il pesce non appena ultimata la cottura al vapore, ma lo potrete anche conservare fino a 15 giorni in frigo semplicemente procedendo all’abbattimento della temperatura al termine della cottura. Basterà immergere il sacchetto ancora sottovuoto in un recipiente di acqua e ghiaccio.

Fate comunque molta attenzione al materiale che utilizzate per questo tipo di cottura: gli alimenti saranno a diretto contatto con il sacchetto, quindi è indispensabile scegliere materiali adatti alla cottura degli alimenti, che siano impermeabili all’umidità, che evitino cessioni agli alimenti e che non si sciolgano durante la cottura.

Ed ora… Via libera alle sperimentazioni!

(Photocredits lacucinadilalla.com)

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