La salvaguardia dell’Oceano Artico passa per accordi internazionali
Norvegia, Svezia e Finlandia hanno annunciato una serie di azioni comuni per la salvaguardia dell’Artico, un’area particolarmente importante per le sue potenzialità e per la ricchezza di risorse naturali. Grandi, infatti, sono gli interessi economici che ruotano intorno a quest’area, ma sono molti anche i pericoli a cui è costantemente sottoposta, soprattutto a livello ecologico.
L’artico, infatti, è una zona molto sfruttata sotto molti punti di vista, per la pesca, per la navigazione e per l’estrazione di fonti energetiche, ma che è costantemente messa a rischio dall’eccessivo sfruttamento e dal cambiamento climatico, che mette a dura prova l’intero ecosistema locale. Proprio per evitare che tutte queste ricchezze vengano sfruttate troppo e male, le nazioni nordiche si sono affidate alla cooperazione.
Al convegno ‘Arctic Frontiers’ in corso a Tromso (Norvegia), infatti, è stato presentato uno studio congiunto per lo sviluppo sostenibile dell’Artico che prevede un unico quadro normativo, un team congiunto di esperti e un piano a lungo termine per le infrastrutture e i trasporti, sempre tenendo conto della salvaguardia delle risorse naturali locali, dell’ecosistema marino e delle specie animali protette che occupano l’area.
Dall’altra parte, però, sono moltissime le associazioni ambientaliste che chiedono lo stop di ogni tipo di sfruttamento dell’area, soprattutto a livello estrattivo, poiché considerata già troppo in pericolo a causa del riscaldamento terrestre che fa innalzare inesorabilmente la temperatura e il livello del mare. Le trivellazioni per estrarre idrocarburi e il traffico navale, poi, non fanno altro che rendere ancora più precario l’equilibrio dell’ecosistema locale. Attualmente, infatti, solo l’1,5 per cento dell’Oceano Artico è protetto, meno di ogni altra area oceanica presente sul nostro Pianeta.