Le sculture marine giganti che conservano la biodiversità

L’artista inglese Jason De Caires Taylor l’ha fatto di nuovo: con l’enorme scultura posizionata nei pressi delle Bahamas, sono oltre 400 le sue opere disseminate in fondo ai mari per favorire la biodiversità.

‘Ocean Atlas’, con i suoi 5,5 metri di altezza e le sue 60 tonnellate di peso, è la più grande scultura sottomarina del mondo. Installata al largo di Nassau, raffigura una ragazza che sembra tenere il peso del mare sulle spalle. per la sua realizzazione, l’artista si è ispirato al mito greco del Titano Atlante che, per punizione divina, è costretto a sostenere il mondo sulle spalle. L’opera è realizzata con uno speciale “cemento marino” a pH neutro molto resistente che non richiede rinforzi in metallo, che si possano corrodere sott’acqua nel corso del tempo.

Come tutte le sculture di Taylor, lo scopo non è soltanto quello di sorprendere lo sguardo degli amanti di immersioni, ma anche favorire la proliferazione di specie acquatiche tramite la creazione di vere e proprie barriere coralline artificiali. In questo caso, in particolare, l’artista ha voluto fornire un nuovo appiglio in cui potessero ancorarsi i coralli embrionali alla deriva.

Il corallo, infatti, non potrebbero proliferare in acque dal fondale sabbioso, avendo necessità di un ambiente roccioso a cui attaccarsi. Ecco, quindi, che le sculture di Jason De Caires Taylor vengono in aiuto dell’ecosistema marino fornendo a queste specie un ambiente ideale in cui attecchire.

Nei fondali del Messico esiste anche un enorme Maggiolone in pietra che sembra essere particolarmente amata da piccoli pesci, spugne ed alghe: “il mio lavoro – ha spiegato l’artista – ha lo scopo di dimostrare come le persone, e in particolare le nuove generazioni, siano in grado di supportare i nostri mari ed impedirne il loro collasso”.

(Photocredits forbes.com)

 

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