Meduse: i consigli per difendersi

È finalmente tempo di vacanze e – per tanti di voi – di mare! Il vostro bagno rinfrescante potrebbe però essere turbato dalle fastidiose quanto affascinanti meduse.

Il veleno delle meduse è costituito da una miscela di tre proteine: la prima ha un effetto paralizzante, la seconda un effetto infiammatorio e la terza è neurotossica. Non esiste un antidoto a questo veleno che, però, è termolabile; ovvero alle alte temperature si degrada.

Nessuna paura, ecco i consigli e gli accorgimenti da seguire per non trasformare la vacanza in un incubo:

  • Come evitarle?

Purtroppo non esiste alcun modo per evitare le meduse quando sono presenti in acqua. Questi organismi marini – pur non andando incontro all’uomo – si spostano verticalmente sospinte dalle correnti. Sfortunatamente, l’unico modo per evitarle rimane quello di non fare il bagno.

  • Cosa fare?

Nel – malaugurato – caso in cui una medusa dovesse pungervi mantenete la calma, fate respiri profondi e lavate la parte irritata con l’acqua di mare. L’acqua di mare, a differenza di quella dolce, consente di pulire la pelle dai residui di medusa diluendo così la tossina non ancora penetrata. È consigliabile, inoltre, uscire subito dall’acqua per evitare il rischio di gravi reazioni come lo shock anafilattico.

  • Le conseguenze

Alcune meduse possono causare shock anafilattico fino a provocare la morte. Inoltre, il forte dolore provocato dalla puntura può essere fatale negli individui con patologie cardiache. È perciò consigliabile rivolgersi al pronto soccorso qualora si manifestassero una reazione cutanea diffusa, difficoltà respiratorie, sudorazione, pallore e disorientamento. Potete, però, stare tranquilli: nel Mediterraneo non si sono mai registrate vittime in seguito alla puntura di una medusa.

  • I rimedi della nonna funzionano?

Le vecchie usanze che propongono di applicare sulla parte del corpo colpita una pietra calda, di strofinare con sabbia calda o di lavare con ammoniaca (o urina), aceto o alcool non solo sono inutili, ma possono addirittura peggiorare la situazione! Questi metodi, infatti, non neutralizzano le tossine e potrebbero aumentare ulteriormente l’infiammazione della parte colpita.

  • Come medicare la parte colpita?

Per avere un’immediata azione anti-prurito e per arrestare la diffusione delle tossine è consigliabile non grattarsi e applicare un gel astringente al cloruro di alluminio, previa consultazione con il farmacista. Anche gli spray lenitivi a base di acqua di mare e sostanze naturali astringenti sono delle ottime alternative; al contrario, invece, di pomate cortisoniche e antistaminiche sono del tutto inutili in quanto hanno tempi di reazione intorno ai 30 minuti, quando la reazione urticante si è già naturalmente esaurita.

  • Come evitare una brutta cicatrice?

Per evitare che la zona di pelle colpita si scurisca in quanto sensibile ai raggi solari lasciando spazio ad una brutta cicatrice è preferibile tenere la parte colpita al riparo dall’esposizione solare. Tenete in considerazione che l’infiammazione può durare anche fino a due settimane.

Ora che conoscete tutti i segreti per difendervi e proteggervi dalle meduse non ci resta che augurarvi buone vacanze! 

Notizie da Rivamar