Pesca sostenibile: le istituzioni in difesa della tradizione italiana

Con l’inizio dell’estate si moltiplicano le manifestazioni dedicate alla pesca: eventi, sagre e degustazioni che hanno in primo luogo lo scopo di far avvicinare il pubblico a questo mondo, ma sempre di più hanno anche l’obiettivo di promuovere una pesca sostenibile ed un consumo più in linea con la tradizione del territorio.

Le iniziative locali sono in effetti piccoli tasselli di un progetto di più ampia portata che le istituzioni si stanno impegnando ad attuare a livello nazionale, allo scopo di favorire una maggior tutela e valorizzazione delle attività ittiche.

É di pochi giorni fa la notizia del varo del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura 2013-2015 – il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18 giugno – che il governo ha studiato per garantire da un lato la salvaguardia dell’ecosistema marino e della biodiversità, dall’altro per favorire la competitività dell’Italia nel settore, al fine di preservare la tradizione economica e culturale della pesca nostrana, messa a rischio dalla concorrenza extra-europea e dalla crisi economica.

Creare reddito e occupazione, ma anche incentivare il ricambio generazionale: questi i punti chiave evidenziati dal Ministro delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, nel corso dell’audizione congiunta con le commissioni Agricoltura e Politiche Europee di Camera e Senato sulla riforma europea della pesca tenutasi a palazzo Madama la scorsa settimana. Per i giovani sono previste agevolazioni, tra cui un contributo fino a 50.000 euro per l’acquisto di nuove imbarcazioni.

Notizie da Rivamar