Pesce palla

Il Pesce Palla appartiene alla famiglia dei Tetraodontiti. Questo termine deriva dalla tradizione greca e sta ad indicare una caratteristica di cui sono in possesso gli appartenenti a quest’ordine: i Tetraodontiti hanno un becco che è composto dalla fusione di quattro placche dentarie. Grazie a questa particolarità riesce a mangiare anche le conchiglie.

Le specie di pesce palla esistenti sono molteplici e arrivano fino a quota 185; vivono principalmente in acque dolci o salmastri, e sono presenti soprattutto in mari tropicali. A volte può capitare di trovarlo con stupore anche nei nostri mari, come accaduto nello Stretto di Messina lo scorso inverno.

Rispetto alla riproduzione di questo pesce vediamo che il maschio e la femmina si corteggiano prima dell’accoppiamento vero e proprio. Dopo di che rilasciano rispettivamente spermatozoi e uova vicini, in una zona sicura. Il maschio cura per i successivi 6-8 giorni i piccoli, cioè fino alla schiusa. Quando nascono i piccoli vengono accuratamente protetti dal padre che li porta in una buca finchè non saranno in grado di avventurarsi in mare aperto.
Il peso di questa specie può raggiungere i 6,5 kg, per gli 80 cm di lunghezza.

Il pesce palla è una specie molto strana e che attua una strategia di difesa ogni qualvolta si trovi in difficoltà: comincia a gonfiarsi a di aria o acqua e diventa proprio come una palla, come dice il nome. Questo, infatti, caratterizza proprio la sua morfologia, l’esser quasi come una palla.
In questo modo riesce a generare spavento nell’aggressore e a difendersi. Prima che però si sgonfi passano alcune ore.

Il pesce palla è noto, oltre per le caratteristiche citate in precedenza, anche perchè è definito essere uno dei pesci più velenosi; nelle loro viscere sono presenti tetrodotossina, una neurotossina 1200 volte più letale del cianuro che prende il nome proprio dalla famiglia di cui questi pesci fanno parte; agisce bloccando il sistema nervoso e a tutt’oggi non ne esiste alcun tipo di antidoto. Per uccidere una persona ne basta appena un mg.
Come fare a capire quando si è in difficoltà?
Quando si ingerisce questo pesce si percepisce il primo sintomo in un periodo che va dai 25 min. – 3 ore dopo. Si sentono labbra e lingue intorpidite.
Dopo di che si manifesta in noi una fase di vomito, e incontinenza, si può anche giungere alla paralisi grave. La vittima riesce a rimanere cosciente ma non può muoversi.

Detto questo però dobbiamo affermare che le carni del pesce palla sono davvero gustose, saporite e delicate. Lo chef sarà in grado di togliere quella tossina a far provare così il brivido di aver mangiato un “pesce velenoso”.

Notizie da Rivamar