Unconventional fish: la bontà del pesce dimenticato
Alcune tipologie di pesce sono poco conosciute dai consumatori, vengono poco cercate nei banchi di vendita e sono pochi ristoranti che le preparano ai clienti, data la scarsa domanda. Potremmo chiamarli “pesci dimenticati” o meglio ancora “pesci non convenzionali”, cioè quei pesci locali presenti nei nostri mari in quantità abbondanti, che spesso e volentieri vengono ributtati in mare perché non richiesti dai mercati e poco pregiati, generando così un grande spreco di risorse ittiche.
Tra questi prodotti abbiamo la sciabola, il sugarello, la lampuga, la muggine, il pesce spatola, lo zerro, tutte specie che si potrebbero gustare nelle tavole italiane con un costo relativamente basso visto l’abbondante quantità presente nel nostro mare.
In Italia su oltre 700 specie marine presenti in natura solo il 10% viene consumato su larga scala a causa della scarsa conoscenza e di abitudini alimentari troppo tradizionali.
E’ necessario in questo senso “diminuire la biodiversità marina e gli sprechi”, slogan con cui SlowFish si è presentato nel mese di maggio al salone SlowFood di Genova. Dopo questa partecipazione in tutto il territorio italiano si sono propagate iniziative per la promozione e la conoscenza del pesce non convenzionale.
Tra queste ne ricordiamo alcune:
- “Il pesce ritrovato” di Fish Sale, progetto triennale sul consumo ittico consapevole finanziato dalla commissione europea e coordinato dall’acquario di Genova con altri partner che prevede un giorno a settimana con menù sostenibili a base dei pesci meno conosciuti al ristorante “Antica biblioteca della valle di Roma”.
- “Pescheria didattica” di Critical Fish a Roma che ha lo scopo di far conoscere le varie specie di pesci in modo da riconoscerle per poterle valorizzare senza doverle sprecare.
- “L’appetito vien studiando” della catena di supermercati Iper, con la collaborazione di Eurofishmarket, che ha l’obbiettivo di informare e stimolare i giovani alla conoscenza dei cibi tipici del proprio territori in modo che poi diventino dei consumatori consapevoli.
- “Scuole per riconoscere la freschezza” iniziativa promossa a Milano in cui chef e professionisti del settore ittico insegnano una pesca sostenibile e il gusto dei prodotti italici.
- “Il pesce dimenticato” di Unioncamere e della regione Toscana finanziato dal fondo europeo della pesca, che promuove menù a base di pesce non convenzionale la presenza in 15 ristoranti della regione di menù a base di pesce dimenticato
Tanti gustosi progetti per portare nelle tavole e nei ristoranti italiani la qualità di tutto il nostro pesce salvaguardando l’ecosistema marino.