Carenza di selenio: mangiare pesce può aiutare

Il selenio è uno dei minerali “essenziali” per il corpo umano, ciò significa che il nostro fisico non è in grado di produrlo ma deve assimilarlo attraverso la propria alimentazione. La sua funzione più importante è connessa alla difesa dai radicali liberi, una funzione principalmente antiossidante ma che coinvolge anche lo sviluppo embrionale e senza di esso il cuore, le articolazioni, gli occhi e il sistema immunitario e riproduttivo rischiano di soffrire.

Sebbene non esista una vera e propria causa per la carenza di selenio, che soprattutto in Europa si riscontra, è fondamentale conoscere in quali prodotti è maggiormente presente e sapere quali sono le quantità giornaliere consigliate. Ogni giorno infatti si dovrebbero assumere al massimo 55mg di selenio per garantire al nostro corpo l’apporto nutritivo di selenio necessario a mantenere sani i principali organi e il sistema immunitario. Il selenio, come il ferro e lo zinco è un oligoelemento, un minerale che svolge funzioni biologiche importanti ma in piccola quantità ed è per questo che non sempre ci si può accorgere di soffrire di questo tipo di carenza. 

Questo minerale, normalmente imprigionato nella crosta terrestre, può essere assunto solo tramite una dieta che includa alimenti che lo assorbono dal terreno o dall’acqua. Il suolo europeo è però povero di selenio e, di conseguenza, i frutti di acqua e terra non ne contengono in dosi sufficiente. Per far fronte a questa carenza è importante dunque selezionare determinati cibi che provengono da quelle aree il cui suolo ne produce in abbondanza; l’America ne è un esempio. 

I rischi derivanti da una carenza di selenio, a lungo termine, possono sfociare in patologie importanti, malattie tiroidee autoimmuni e alcune forme di cancro. Da un’indagine condotta su 477 persone sane che hanno sviluppato poi epatocarcinomi è emerso che la carenza di selenio sia un importante fattori di rischio per il tumore del fegato. Le analisi condotte da Lutz Schomburg per l’American Journal of Clinical Nutrition avverte anche che “è necessario informare la popolazione sull’importanza di una alimentazione equilibrata anche di selenio, così come si fa per lo iodio. Anche se ci sono relativamente pochi cibi ricchi di questo oligoelemento, tra questi: latte, uova, pesce, carne”.

I medici consigliano di assumere il selenio attraverso il pesce. Nello specifico:

  • tonno a pinna gialla, che in 90 gr contiene 92 microgrammi di selenio
  • sardine, che in 90 gr contengono 45 microgrammi di selenio
  • gamberetti in scatola, per 90 gr contengono 40 microgrammi di selenio

Mantenere la quantità di selenio nel corpo a un buon livello non richiede spese particolari, basta prestare attenzione alla propria alimentazione e alla provenienza dei prodotti. Con poco sforzo il vostro organismo resterà protetto da malattie e infezioni! 

Notizie da Rivamar